Trova le somiglianze. Io, Cast Away e Will Smith.

C’era una volta una persona che giocava “in zona confort”, io. Quando giocavo in quest’area, però, soffrivo come un cane in gabbia e se avessi dovuto ascoltare quelli che mi dicevano “cosa vuoi di più dalla vita?” sarei ancora la, in zona protetta. Discorsi come “la vita è così” (così come?) , “la vita è dura per tutti” (me lo dici come se fosse una lenta condanna a morte) erano all’ordine del giorno,  “nella mia vita di prima”. Non potevo davvero permettermi di rimanere là ancora per molto, perchè avevo compreso che anche solo due anni di “rinvii e scuse” avrebbero compromesso la mia felicità.

Ora dunque , salpata da un pezzo, navigo e gioco in zona “oceano” stile “Cast away”, creando i mille e uno modi per vivere a modo mio e al meglio. E senz’altro mi diverto di più.  Perchè , se come me non ti basta mai e ti annoi facilmente e i ritmi da cartellino ti sfiniscono…puoi capirmi. Certo, lo ammetto. Ho avuto fortuna. Ad un certo punto della mia vita le condizioni erano abbastanza favorevoli da permettermi di mollare e ripartire e so che non è così semplice per tutti. Ma conosco anche persone che hanno mollato tutto comunque. Colpo di testa? Lucida follia? Stanchezza ai massimi livelli? Perhaps…

Questo articolo si chiama : Io, Cast Away e Will Smith. Trova le somiglianze.

Cast Away è stato uno di quei film che mi ha fatto pensare che chiunque, dotato di creatività, immaginazione e determinazione può sopravvivere in qualunque situazione. Hai un dente cariato in un isola dove tu sei l’unico essere umano? No problem. Pietra, legnetto…fai leva, e il dente salta. Ti senti solo e sei bloccato nell’isola? No problem. Disegna uno smile su un pallone e quello sarà, immaginativamente, il tuo best friend, Mr Wilson (mi ci ero affezionata perfino io a Mr Wilson e quando l’ho visto sparire tra le onde…mentre Tom Hanks urlava “MR WIIIILLLSOOOOONNNN” ho avuto un tuffo al cuore).

Will Smith, invece, in parecchie interviste afferma che lui usa l’immaginazione da sempre. La usa per creare. La usa nella sua vita di famiglia e soprattutto nel suo lavoro di artista. Afferma che, in soldoni, quando lui pensa a qualcosa, lui la crea. Nel momento in cui la pensa sa di poterla ottenere. Parla del pensiero immaginativo come creazione. E afferma che è così che è arrivato la, dove ora sta.

Che tu sia su un’isola deserta o sul palco degli Oscar (o come me, seduto a una scrivania), pare che questa portentosa immaginazione creativa…funzioni. E siccome per vent’anni le frasi sibilline come “la vita è così..tiro a campare” a me non hanno portato in alcun modo felicità, ho deciso di fare come Will Smith. Io immagino…io creo.

Quindi, la prima cosa che faccio alla mattina, subito dopo il caffè è Investire 5 minuti nell’immaginazione. Immagino la vita dei miei sogni. Esattamente così : mi siedo alla mia scrivania, che ora come ora è anche il mio “posto di lavoro” , chiudo gli occhi per 5 minuti e mi immagino di scendere dal mio piccolo camper e respirare a pieni polmoni l’aria pulita di montagna. Con me c’è il mio piccolo grande Johnson, un meticcio un po’ frenetico ma tanto coccolo e io…lavoro. Lavoro dal mio portatile apple. Lavoro freelance. Lavoro freelance e scrivo libri. E viaggio. Riesco perfino (immaginandolo) a sentire il profumo dell’aria di montagna, quella sensazione di “frizzantino” che ti riempie il naso e la gola. C’è un sole splendido, un panorama invidiabile e lo voglio condividere con chi amo quindi scatto una foto e la mando a chi amo. “Buongiorno da…”

Quei 5 minuti volano.

Poi apro gli occhi e inizio a scrivere. Creo contatti con le riviste. E si….viaggio seduta alla mia scrivania, al momento. Ma intanto…creo. Creo nell’invisibile qualcosa che in un futuro prossimo o un po’ meno prossimo…accadrà. Quando crei, le idee sono la “pasta gioco magica” con cui lavori tutti i giorni.

Ecco la prima cosa che sento di avere in comune con Cast Away e “Will” (amichevolmente…che tanto…abbiamo solo sei gradi di separazione): la voglia di immaginare.

La seconda somiglianza è che  “IMMAGINIAMO TUTTI I GIORNI E NON CI ARRENDIAMO”. Certo, i presupposti sono diversi. In Cast Away si parla di sopravvivenza fisica e psicologica, per Will Smith si tratta di successo. Per me si tratta di Realizzazione, al momento. Ma tutti e tre, io, la star di Hollywood e un personaggio immaginario ma potente, ripetiamo quotidianamente il nostro incontro con l’immaginazione.

Questa seconda caratteristica, la ripetizione, si collega alla Determinazione.

La determinazione (la terza cosa in comune), per come la vedo e  vivo io,  è credere così fortissimamente in quello che fai che non solo sopravvivi, ma ti salvi. Non solo vivi, ma realizzi. Non solo realizzi, ma ottieni successo. Non importa cosa porti a casa ogni giorno, non importa quanti like ricevi per un laborioso, complicato, appassionato racconto pieno di amore, non importa se la gente al momento passa e guarda oltre…perchè la determinazione non si ferma a guardare gli occhi altrui, ma solo la meta finale. E se al momento Tom parla con Mr Wilson … non sarà certo per sempre (Cast away), se al momento scrivo da qui e non viaggio in camper… non sarà per sempre. E se al momento Will Smith non ha ancora vinto un Oscar, io sono certa che è solo questione di tempo. (a meno che a lui non interessi…)

Immaginare, abituarsi a farlo, essere determinati.

Un abbraccio a Will Smith. Che per me è bello, bravo e grandioso.

4 risposte a "Trova le somiglianze. Io, Cast Away e Will Smith."

    • Buongustaia! 🙂 Se ti va, poi fammi sapere come hai trovato il film. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire è già una grande soddisfazione. Grazie a te per la risposta! 🙂

      "Mi piace"

      • Sei il mio primo commentatore (o commentatrice?…non importa…è sempre un piacere avere visitatori-viaggiatori ^_^) e di questo ti ringrazio. Passerò ancora da te perchè mi piace quello che scrivi e come lo scrivi. Quindi…a risentirci senz’altro.

        "Mi piace"

Lascia un commento